Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
umano. Ora, lasciando da parte le scimie americane, che formano un gruppo separato e relativamente inferiore, le altre scimie si possono aggruppare in
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La diversità grandissima della faccia si presenta qui per la prima. Quella del chimpansé è la meno lontana dall'aspetto umano; quella del gorilla
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È vero che nelle scimie il pollice dei piedi è assai più corto del pollice delle altre dita, mentre il contrario è nel piede umano; ma guardate come
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corrispondente del piede umano. Or bene, la pianta dei piedi del gorilla è già più larga in confronto di quella dell'orang-outang e dello stesso
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e di un estensore breve, il cui tarso si compone di sette ossa disposte come nel piede umano; e così respinge assolutamente la denominazione di
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Quanto alla forma generale il cranio delle scimie si distingue subito dal cranio umano per il prolungamento delle ossa mascellari e della mandibola
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alla scomparsa di tutte le suture. In queste due specie la forma del cranio, col progredir dell'età, devia rapidamente dal tipo umano: coll'allungarsi
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loro distribuzione nel cervello umano fu per la prima volta dimostrato dal nostro Rolando.
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esterne nel cervello umano, nel quale impiccoliscono assai il lobo occipitale e fanno sparire il solco perpendicolare che lo separa dai lobi parietali
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perfettamente anche il cervello umano, come il grado più elevato di una grande serie che, per le scimie antropoidi, si continua nelle altre vere scimie e
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Ma esiste forse nel cervello umano qualche organo nuovo che manchi alle scimie? Owen ha creduto poterlo indicare in una prominenza che si trova nel
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sotto silenzio la maravigliosa scoperta fatta nel 1858 in una piccola grotta a Neanderthal presso Dusseldorf, di alcuni avanzi di uno scheletro umano
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. In questa, come in tante vicissitudini in cui è posto l'ingegno umano, il peggiore sistema è quello de' sistemi misti, di quelli ibridi filosofici che
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pure qualche volta sporadica perfino nella specie umana***. Un esemplare di cervello umano senza corpo calloso si conserva nel gabinetto di Torino.
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importanza e di sì complicate difficoltà. Come in altre sue anteriori pubblicazioni, Vogt ammette la pluralità delle specie del genere umano, e l'origine
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Come in altre sue anteriori pubblicazioni, Vogt ammette la pluralità delle specie del genere umano, e l'origine autoctona delle specie stesse. Ora
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Invero questo diritto ci fu già da alcuni ampiamente riconosciuto, da Nees di Esenbeck, da Jan, da Quatrefages, ma il regno umano, quarto regno della
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famigliare con un mio dottissimo amico, mi pare conduca a riconoscere un'alta ragione teleologica nel regno umano. Per verità, il naturalista deve stare
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presenti e conosciuti in confronto di quelli che sono ancora nascosti all'occhio umano. Anche per questo, di affrontare coraggiosamente un mare di questioni
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